Stasera non c'è la luce. Arrivo a Kivuli dala Shalom House che è ancora chiaro ed in poco tempo il buio avvolge le case, il campo da basket, gli alberi.
Il vento gelido trasporta l'odore dei fuochi, chè è quasi ora di cena.
Ma qui c'è una messa. La stanza è piccola, strapiena e illuminata da candele. Non riesco ad entrare e sulla porta fa troppo freddo.
Ascolto da lontano i canti e le percussioni, ogni tanto mi affaccio a sbirciare. L'atmosfera è seria e compita, nonostante da fuori sembri un addio al celibato. Fr kizito legge pacatamente, e ti sembra di vedere la raffigurazione di dio nei quadri naive dei pittori di campagna.
Domani è festa in kenya, si celebra la fine del Ramadan.
Poi la sera continua nel "ristorante italiano", la stanza comune dove i gruppi di italiani possono cucinare insieme, e mangiare e giocare. C'è un bel clima da campo wwf. Suono l'armonica di Lorenzo con un chitarista sconosciuto e simpatico.