blog di erikina
14 luglio
Tante e tante volte ho passeggiato per Nizza.
Tante e tante volte ho percorso la Promenade ridendo e scherzando.
A volte ero sola, a volte, più spesso, in compagnia. Gli amici, il fidanzato, il marito e poi i figli.
Tante e tante volte ho percorso la Promenade ridendo e scherzando con tutti loro.
Tante e tante volte ho percorso la Promenade dopo aver nuotato nel mare, dopo aver flirtato sulla spiaggia, dopo aver mangiato le noccioline caramellate.
Tante e tante volte sulla Promenade ho pedalato, mangiato e aspettato qualcuno.
La piscina - epilogo
Lei ha constatato che non stavamo esagerando: ha storto il naso anche lei guardando l'acqua.
Lei ha chiesto il rimborso del nostro abbonamento.
I nostri gamberetti (o quel che sono) giacciono ancora li, sul fondo.
Tutto è bene quel che finisce bene.
2013-2014
Siamo partiti da Atyrau all'alba e siamo atterrati dopo 5 ore di volo sempre alla stessa alba, ad Amsterdam. Durante il volo guardavo fuori dal finestrino ma il sole era sempre immobile: nascosto, dietro l'orizzonte con alcuni raggi che scappavano e illuminavano il cielo del mattino. Seplicemente bello.
112
Il vento soffia a circa 85 km/h. Fischia. Si sente il rumore dell'aria che avanza e cerca velocemente la fuga tra le case. Arriva la sabbia dalla steppa. Non si cammina facilmente (anche se in città, la situazione non è mai stata drammatica).
Quando però ho raccontato che un giorno figlia n.2 si è per un attimo alzata in volo, non ho esagerato!
Da una tabella di conversione dei venti: Burrasca forte, camini e tegole asportati; grosse ondate, spesse scie di schiuma e spruzzi, sollevate dal vento, riducono la visibilità. Generalmente è impossibile camminare contro vento.
piangere
Perchè aver paura di essere tristi o felici?
Perchè non è consentito essere disperati o disperatamente contenti?
Perchè commuoversi imbarazza sempre le persone?
E ho il nodo in gola.
La piscina
Drinking Camel’s Milk in the Yurt
http://kzexpatstories.wordpress.com/
E' un libro che parla di espatrio. E' un libro che raccoglie le storie di 24 persone di 11 diversi paesi che, prima o dopo, sono passate dal Kazakhstan.
E' un libro che racconta le nostre storie, le nostre sensazioni, le nostre paure, le nostre avventure.
Ci sono anch'io.
paure
Figlia numero due è una fifona..
Ecco un minielenco di cose che fanno paura a figlia numero due:
- ogni animale, tranne le formiche. Il moscerino però terrorizza più di un dinosauro!
- l'aspirapolvere e ogni altro elettrodomestico che produca rumore, tranne la lavatrice; il phon ormai viene tollerato.
- il mare, la piscina, l'acqua in generale a parte la vasca da bagno (grazie al cielo).
- le moto, soprattutto quelle in sosta sul ciglio della strada (!).
- le guardie del nostro compound.
- e poi i grandi classici. Il ghiaccio, il buio, i mostri, le streghe, l'altezza, la mamma arrabbiata.
La piccola numero due però non ha paura degli esseri umani. Li guarda con attenzione, li studia credo.
Con i suoi occhi furbetti passeggia in mezzo alle bancarelle del mercato locale chiacchierando amabilmente con ogni ambulante. Ormai la conoscono: lei sorride, saluta in russo, risponde alle loro domande (!) Loro le regalano una mela, una banana, le carote. Ha un piccolo sacchetto bianco e rosso per il "suo" bottino personale e ogni volta torna a casa vittoriosa e felice...
Figlia numero due è sicuramente mia figlia!
Profumo di quasi inverno
La cosa simpatica è che questo post vale da quasi un mese: inizio ottobre, temperature sotto zero, vento glaciale, piumino sfoderato velocemente dall'armadio; metà ottobre, piumino piegato e archiviato, si torna alla felpa. E così via, ogni due o tre giorni si cambia! Ma in questi ultimi giorni il clima è particolarmente piacevole, fresco ma davvero gradevole. E' bello star fuori e per la prima volta dopo tre anni vedo l'autunno di Atyrau con le foglie che cadono, e la città che si colora di giallo e arancione. Un autunno in piena regola insomma.