blog di erikina
(sciocche?) elucubrazioni politiche
Magari a qualcuno tutto questo parrà sciocco e banale ma sono settimane, se non mesi, che monto pian piano.
Non c'è quasi più spazio per la cronaca, sui quotidiani italiani. Anche il calcio, che ci fa diventare "tuttitaliani" inizia a far fatica ad affermarsi sulla carta stampata come un tempo. Gossip? Poco. Cultura? Pari a nulla. Il tutto sostituito da...
...stupida politica. E non perchè la politica lo sia a priori, ma perchè non leggo quasi mai qualcosa di costruttivo, di edificante, di positivo in merito: Tizio ruba, Caio ha organizzato la festa "tema cacca", Sempronio è stato indagato, e poi c'è la processione di parenti-amici-conoscenti arrestati, inquisiti per le scorrettezze più svariate. Scandali, abusi, soprusi.
Oggi ho letto il commento di Eugenio Scalfari su Repubblica. Il titolo "L'alternativa Grillo, catastrofe annunciata".
Capire la città
L'inverno è alle porte, anche ad Atyrau. Quest'anno è stato straordinario e le temperature sono state piuttosto buone ma a questo punto (e in ritardo di più di un mese rispetto allo scorso anno!) si sente che l'aria sta cambiando e tutti siamo pronti ad accogliere il freddo.
Ho colto l'occasione di queste belle giornate fresche ma limpide per passeggiare in città, sul fiume, per scoprire qualche negozietto. Per guardarmi intorno incuriosita. Eppure mi sembra tutto così normale.E' impressionante come io mi senta a casa mia. Non che Atyrau sia una citta' fuori dal mondo ma i modelli e il benessere europeo sono ancora ben distanti eppure c'e' molta quotidianità in cio che vivo che vedo che faccio. Non sono più una "pseudo-turista"...
So di essere "ospite" ma sono stupita da sola di questo "sentirmi a casa". Di conoscere le signore al mercato. Di incontrare qualche tassista fuori dal lavoro e salutarlo. Di non prendere più in mano la macchina fotografica per immortalare un dettaglio, un particolare. Le case, le persone, i mercati, i pescatori sul fiume, i confini della città e la steppa a vista d'occhio mi sembra che facciano parte del mio quotidiano.
Tv satellitare
Da qualche tempo, riesco a vedere qualche canale italiano; rai uno e rai due che si ricevono a singhiozzo (generalmente c'è l'audio ma non il video o viceversa), rai 3 (e meno male!) e Italia uno (e vi prego di leggerlo con enfasi, come se ci fosse qualcuno che registra lo stacchetto "Italia.... UNO"!).
Io non sono una fanatica della TV ma qualche telegiornale lo guardo volentieri. Da qualche tempo ho anche scoperto che la programmazione di Italia uno prevede uno dei miei telefilm preferiti: CSI! E con lui anche tutta la pubblicità che ti rifilano tra un'autopsia e un omicidio.
Ed ecco il punto.
Avete visto gli spot Edison casa?
Quelli con Jerry Scotti?
Il presentatore chiede alcune informazioni ad un paio di donne e ad un uomo sotto la doccia...
Mi concentro sullo spot con il (sorridentissimo e bellissimo) uomo sotto la doccia (che è il sexy swimmer Camille Lacourt). Nel dettaglio, il bellissimo ride ed è felice mentre finisce di fare il bagno ma l'incantesimo si spezza quando il presentatore gli chiede se ha risparmiato su gas e luce; a questo punto lui diventa serio, esce dalla vasca, si copre con un i-pad (!) e... si tocca!
Maria, è il nome della mamma di cappuccetto rosso.... come mia mamma!
Non ci riesco mai.
I-Erika
Mi sono fatta l'I-Phone.
una bella sensazione
Siamo tornati.
Claudia, Laura e compagnia bella...
Alla fine ti guardi intorno, parli delle cose speciali che vedi, che capitano. Racconti le eccezioni. Ti fermi sui dettagli. E forse ti sfuggono di mano le cose davvero importanti, la quotidianità, le persone straordinarie che ti hanno accompagnato per un pezzo della tua vita e che l'hanno cambiata per sempre; persone che sono state talmente un pezzo della tua vita, ogni giorno, che forse ti sembrava strano parlarne.
pubbliche scuse
Abbiamo invitato a cena un amico, ieri sera.
Piacevolissima serata.
Ci siamo fatti l'aperitivo, poi figlia 1 e 2 sono andate a riposare presto ed abbiamo avuto del buon tempo per noi.
Il perfetto menù italiano prevede pizza e birra. Offro la birra mentre la pizza è in forno. Chiacchieriamo.
Chiacchieriamo.
Chiacchieriamo.
Apro un'altra birra mentre ancora chiacchieriamo aspettando di sfornare una teglia fumante di margherita.
Potrei andare avanti per molto (ahimè)... E' stata una lunga chiacchierata.
Continuo a guardare il forno acceso per controllare la pizza che però non cuoce.
Cerco di essere disinvolta ma so che qualcosa non va... tento una battuta.
Da abilissimi conversatori quali siamo... chiacchieriamo, ma inizia ad essere tardi e capisco che sicuramente qualcosa non va; mi allarmo e decido di controllare il forno per l'ennesima volta sotto gli occhi incuriositi e attenti dei presenti. Nulla. Eppure la luce è accesa e la temperatura è a zero e...
un po' di bilinguismo...
cattare