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Una storia 2 famiglie da 4, Claudine, Crepes, Campagna Bretone
Siamo partiti per la Bretagna (FR) con il nostro nuovo furgone. Beh, nuovo si fa per dire, però ha fatto il suo mestiere. L'assicurazione per il soccorso stradale e la prosecuzione del viaggio l'abbiamo fatta, i bambini erano ben fissati ai seggiolini, il numero di poggiatesta corrispondeva vagamente al numero di passeggeri.
La partenza è stata perfetto ritardo. Una mezz'ora di ritardo dalla partenza, una mezz'ora di ritardo all'arrivo da Ester e Damiano, una pausetta Natalizia da Giulia e David, una chiacchiera con Ste e Maria, ed eccoci in viaggio.
Today I've decided to go to work from Novello (Langhe) to Fossano using my new e-bike.
I have to work our Coworking Space in Fossano. I must say I was already some half an hour late, so I needed to run a little faster that I would normally do.
The bike was fully charged, I'm wearing a newspaper under my t-shirt. I've heard my grand-father repeating this dozens of times: "when you leave from The Langhe, in particular in the morning or in the evening, always remember to put a newspaper under your t-shirt, even in summer. Otherwise you'll catch a serious cold".
Do you want to visit langhe in a different way? Rent a e-bike at BikeSquare Langhe, really cool!
He was right, in the first downhill after my house the bike soon gets 50Km/h. No need to pedal nor to break. The road is steep and the wind is cold.
You pass through beautiful vineyards, fields of wheat, little woods with limes in full blossom.
Stasera non c'è la luce. Arrivo a Kivuli dala Shalom House che è ancora chiaro ed in poco tempo il buio avvolge le case, il campo da basket, gli alberi.
Il vento gelido trasporta l'odore dei fuochi, chè è quasi ora di cena.
Ma qui c'è una messa. La stanza è piccola, strapiena e illuminata da candele. Non riesco ad entrare e sulla porta fa troppo freddo.
Ascolto da lontano i canti e le percussioni, ogni tanto mi affaccio a sbirciare. L'atmosfera è seria e compita, nonostante da fuori sembri un addio al celibato. Fr kizito legge pacatamente, e ti sembra di vedere la raffigurazione di dio nei quadri naive dei pittori di campagna.
Domani è festa in kenya, si celebra la fine del Ramadan.
Piove a nairobi. Siamo nella casetta di Padre Kizito nel centro sociale di Kivuli (Rifugio).
È andata via la luce. La stradina sterrata qui sotto con tutti i negozietti e le bancarelle brulica di gente che corre via dalla pioggia.
Ho letto qualche pagina del libro di Kizito e mi ha colpito molto. Ha aumentanto ancora il fascino per quest'uomo gentile e fascinoso, estremamente colto, e che si esprime con pacatezza. La cosa che non ho ancora capito è come gestisca il suo grande potere. Potere carismatico ma anche pratico. Lui è il capo di tutti e di tutto. Pare che tutti gli siano riconoscenti. Non sembra che abbia nemici. Sembra che deleghi bene le sue responsabilità e faccia crescere le persone sotto di lui in modo equo. Tutte qualità che paiono cosi strane per un solo uomo che uno dubita che sia tutto vero...
L'atmosfera è strana, ci offre un tè e racconta aneddoti con gentilezza.
È molto ospitale ma temo che per lui noi siamo i millesimi ospiti italiani a cui si deve spiegare tutto, che fanno le solite considerazioni e domande... deve averci dupalle.
A volte la sensazione che avevo con Regge, che le cose che ho da dire siano poco interessanti, rispetto alle sue.
La settimana scorsa in volo da Torino a Francoforte in una delle lounges in cui mi accampo (come farei senza le lounges,
sarebbe mortale) pensavo che in tutti questi viaggi che faccio non ho mai incontrato nessuno con cui scambiare
due chiacchiere. Siamo tutti li intenti a separarci in qualche modo dagli altri, ascoltare musica, guardare film, cuffie per la
cancellazione del rumore, etc...
E al ritorno succede il miracolo, sono seduto accanto ad una ragazza e per quasi tutto il viaggio ci ignoriamo come al solito.
Io a guardare film e lei a fare lo stesso. Poi non so come, ma iniziamo a parlare alla fine del viaggio e poi restiamo a parlare
in lounge (la invito, i privilegi di accumulare miglia). E' australiana, e il caso dei casi, sta andando ad Amsterdam ma poi va
in Italia e precisamente ad Ivrea! La forza del caso, manco fosse stato fatto di proposito.
Con lei parlo proprio di questa cosa che sto scrivendo in questo futile post, e lei mi dice che è colpa mia. Io non volevo parlare,
lei è una che parla tanto e che sarebbe stata a parlare dal primo momento di volo. Quindi forse basta sempre fare il primo
La Spagna è sinonimo di spazi sconfinati. A volte si percorre una strada in macchina e non si incontra nessun’altro. Peccato per i numerosissimi piloni dell’alta tensione che sparsi ovunque rovinano il paesaggio.