Novello

Today I've decided to go to work from Novello (Langhe) to Fossano using my new e-bike.

I have to work our Coworking Space in Fossano. I must say I was already some half an hour late, so I needed to run a little faster that I would normally do.

The bike was fully charged, I'm wearing a newspaper under my t-shirt. I've heard my grand-father repeating this dozens of times: "when you leave from The Langhe, in particular in the morning or in the evening, always remember to put a newspaper under your t-shirt, even in summer. Otherwise you'll catch a serious cold".

Do you want to visit langhe in a different way? Rent a e-bike at BikeSquare Langhe, really cool!

He was right, in the first downhill after my house the bike soon gets 50Km/h. No need to pedal nor to break. The road is steep and the wind is cold.

You pass through beautiful vineyards, fields of wheat, little woods with limes in full blossom.

"Noi facciamo cicloturismo" è rimasta una delle frasi storiche di Mev (Maremma 2005?).

Questa volta ci riproviamo sul serio, ecco alcune foto prima della partenza

Il 26 Luglio 2012 c'è stata la prima serata di Cinema all'Aperto a Novello.

Che bella la piazza con il telone, le persone, l'audio forte, il bar con tanta gente che ride e scherza e beve un bicchiere di vino.

Durante il film arriva il venticello fresco dell'estate novellese, se guardi su vedi le stelle lungo il bordo della chiesa.

Il film di ieri sera era Un'Ottima Annata - http://it.wikipedia.org/wiki/Un%27ottima_annata, mi è piaciuto un sacco.

Ragazzi veniteci a trovare il 2 agosto!

Ieri sera c'è stata una mezza alluvione ai Ciocchini.

Un temporale fortissimo, con grandine, vento, pioggia forte. Ma davvero forte.

Poi un fiume di terra arancione che scendeva per la strada dei Ciocchini...come nei reportage dell'alluvione.Mi sono affacciato ad ho visto Roberto (solitamente sorridente e rilassato) con la faccia tesa, tutto bagnato, che cercava di deviare l'acqua.

Ho notato le sue scarpe da ginnastica Geox... completamente sciupate.

Un po' di vicini sono usciti. La situazione era brutta, ma non tragica. L'acqua ha invaso qualche scantinato, il fango ha sporcato un sacco di cose, ma nessuna casa è stata danneggiata.

Le persone si sono attivate. Maresa ha chiamato la protezione civile che è arrivata ad aiutare, tutto il vicinato è uscito a spalare, scopare, pulire casa di Olga (la più colpita)... insomma nel dispiacere un bel momento di solidarietà.

E per fortuna che c'era solo una casa davvero colpita, non oso immaginare cosa succederebbe se fossero 50, ci sarebbero mancati gli attrezzi, le scope, le gomme...

Basta aprire la porta, in questa calda domenica d'inverno.

Subito tutto è diverso.
Non esistono più i progetti, le idee informatiche, wired, la voglia di leggere un libro.

Immediatamente l'odore di stufa, il tramonto con il monviso e la chiesetta, i cani, la legna ti chiamano e ti impongono un cambiamento di stato.

I desideri sono improvvisamente altri.

Imparare a coltivare l'orto con il metodo seymour, sistemare la casa, scrostare il muro, sistemare la legna, fare una passeggiata con questa bella luce tra le vigne e i boschi.

E' incredibile come una casa ti tenga lontano dalla natura e dai desideri.

Forse i due mondi sono incompatibili, o forse devo solo trovare il giusto equilibrio.

La mia amica è partita. Per un posto lontano. Il Kazakistan che tutti noi abbiamo immaginato triste e grigio e invece pare lei ci si stia divertendo parecchio. Comunque. Ieri pensavo e lei immersa in una nuova lingua, il russo (e poi tante altre perché sono di tante nazionalità diverse le persone che sta incontrando e che stanno arricchendo la sua vita). Pensavo a lei perché mi sono trovata come in mezzo a tanti russi ieri. Sono andata a spostare gli arredi della scuola materna vecchia di novello vs la nuova. E i volontari che c'erano erano tutti locali anzi localissimi e fra loro ovviamente conoscenti amici e parenti. E si è attivato fra loro quel chiacchiericcio semplice e vivo che può nascere in un momento di questo genere quando si ha bisogno di parlare chiaro e in maniera spiccia 'passami quello', 'mettilo lì', 'uh che pesante' (immagino siano state dette cose di questo genere)...bene io non ho capito niente, ma proprio niente di questi loro scambi. Qualcuno ha provato anche a spiegarmi qualcosa circa una bellissima bici ritrovata durante questo lavoro. Niente. Come in mezzo ai russi, a Novello.

ah! la lingua parlata era il piemontese, credo.

Ieri sera abbiamo seguito la bella proposta di Laura ed Ivan, con un po' di amici.

Abbiamo fatto un Pic Nic nell'area delle Viole, tramonto supendo, vinello, chitarra e poi qualche stella cadente, nonostante la luna quasi piena.