(questo articolo fa parte della guida Croazia 2011)
Un giorno pioviggina. Non si può andare al mare. Supero la resistenza di Lucy e ottengo una gita in Macedonia. MNE... solo che arrivati al confine leggiamo "Benvenuti in Montenegro"... oh, oh..
Per entrare in Montenegro ci vuole una specie di vignette, che dei ragazzi ti vendono prima di arrivare alla dogana. La chiamano eco tassa. Una ragazza propone una carta turistica del Montenegro per un Euro. Che moneta c'è in montenegro? L'Euro ovviamente (e mi guarda male). Tutti parlano Italiano, dai doganieri al personale di aiuto...
Non sappiamo nulla del Montenegro. Forse qualche ricordo della guerra degli anni 90 relativo a Podgorica. Forse il veterinario che salvava gli animali dopo aver bevuto l'amaro. Qualcosa legato al re d'Albania e alla regina del Montenegro. Qualche articolo letto sull'aereo che invitava ad investire in Montenegro.
L'arrivo è strano. Sembra di essere nel sud dell'italia.
Attratti dal nome, facciamo pranzo a Bjiela, un porto industriale, in un locale che soprannominiamo "mirafiori sud". Ci capiamo a gesti con la proprietaria. In realtà non ci capiamo tanto, perchè porta due cotolette impanate ai bambini, con le patatine fritte e con purè. Forse ha scelto quello che avrebbe scelto per i suoi figli. L'insalata di pomodori consiste di 4 fettine di pomodoro messe attorno al piatto, e di un paio di fettine di cipolla.
Ripartiamo e ci troviamo davanti ad un paesaggio bellissimo, una specie di lago di acqua di mare, con piccoli paesi appoggiati sul bordo del lago o sulla montagna, monasteri, chiesette... Per nulla un paese "indietro".
Perast
Ci colpisce in particolare Perast, ci fermiamo per visitarlo. Il paese è pedonale. Si lascia la macchina all'ingresso a pagamento, e poi si possono noleggiare biciclette, segway o caddy per spostarsi. Noi scegliamo di muoverci a piedi.
Il tutto è finanziato dal ministero dell'Ambiente Italiano (!). Viene il dubbio che sia un modo per qualche funzionario del ministero per avere la scusa di fare dei viaggi a Perast... ma alla fine il risultato è piacevole. Il paese molto carino, case in pietra, vicoletti, negozi piacevoli, ristoranti tra i più belli che abbiamo incontrato.(cfr http://www.ambienteambienti.com/news/2010/08/news/news-agosto-2010-9636....)
Hotel Conte
Il posto dove ci fermiamo a fare cena è l'hotel Conte (http://www.hotel-conte.com). Aria fresca (arriva anche un temporale), cibo originale, birretta buona, camerieri gentili. Un po' chique, ma mangiamo un ottimo polpo alla mediterranea di antipasto, risotto funghi e gamberi, una palacinca per circa 30€ a testa.
Lustica
E' una penisola completamente incontaminata, una enorme foresta mediterranea, puntinata di piccoli borghi e di qualche cascina.
Si percorre una strada un po' asfaltata ed un po' sterrata per chilometri, ogni tanto si incontra una baia (rocciosa), un villaggio, uno sviluppo urbanistico. Mi viene in mente quel che ho visto sull'aereo quando vedo che c'è in progetto una grossa speculazione edilizia (che ha pure un lussuoso sito http://lusticadevelopment.com/) che prevede di costruire campi da golf, resort, etc.
Da segnalare un campeggio bellissimo, un po' eremitico (appena costruito, o melgio in costruzione) - c'erano le docce fatte con una tenda nel bosco. Non c'è spiaggia, ma un'enorme balconata di pietra ed un mare stupendo. Il campeggio si chiama KAMP BEGOVIC (Ponta Veslo) . pontaveslo@gmail.com. Quando siamo passati c'era solo una famiglia di polacchi.