Il treno per Londra e la sindrome della coda più corta

Il Governo inglese sta diventando paranoico per la sicurezza. Non solo gli aeroporti inglesi sono insopportabili per quel che riguarda i controlli sulla sicurezza, ma stanno riuscendo a trasformare in questo modo anche i loro treni. 

Quando arrivi a Parigi non solo c'è il check-in, la frontiera, il recinto che separa il binario "inglese" da quelli francesi, ma pure la poliziotta odiosa che ti controlla il documento come se fossi un sospetto terrorisa.
 
A me ha chiesto: "non ha il passaporto?" (come a dire "la carta identità te l'accetto proprio per farti un favore"). Mi ha chiesto pure la patente...
 
Comunque non bisogna mai farsi fregare al controllo passaporti dalla sindrome del supermercato.
Al supermercato si cerca di fare sempre la fila più corta. Alla dogana questa pratica non solo è inutile (perchè tanto il treno o l'aereo partono sempre alla stessa ora, e quindi tanto vale aspettare prima o dopo la dogana), ma è pure dannosa. Nella fila più lunga, di solito, il poliziotto si sente un po' sotto pressione, perchè quelli dietro stanno aspettando. Controlla ma non esagera in pistineria. Guarda se tutto è ok, e ti fa passare, Altrimenti quelli dietro iniziano a sbuffare, fare piccoli balletti su una gamba a commentare con i vicini. E ci vuole coraggio per essere poliziotto e sostenere gli sbuffi di 30 persone in coda.
 
Invece, il poliziotto della fila senza coda ha tutto il tempo per esercitare il suo micropotere del cazzo, per girare e rigirare la tua carta d'identità, cercando le più piccole striature nel tessuto e osservandole (e osservandoti) come se fosse davanti ad un noto falsario da incastrare.
 
Nel mio caso, poi, che la carta è pure un po' consumata (che già una volta un poliziotto bulgaro o inglese -non ricordo- me l'ha mezza distrutta) e sta insieme per 1 centrimetro residuo di carta che unisce i due lati, ogni volta che fanno questa analisi scientifica temo me la vogliano strappare apposta, per poi dire "lei non può partire".
 
Essere in completa balia di uno che può decidere il mio viaggio o della mia vacanza a sua completa discrezione: è questo che non sopporto. Evito già gli aerei per questo... ed ora mi mettono sta menata pure sui treni... li odio!