Personali

"L'ho ri-detto alla Lorella, che mi fa: sì, non ti preoccupare ho segnalato il suo nome al segratario nazionale, quindi non ci dovrebbero essere problemi, la cosa va avanti".
Poi le ho detto "però voglio fartelo conoscere a mio figlio, dopo le quattremmezza, perchè stacca alle quattro-e-dodici"
 

Due domande:

1. Secondo voi di cosa stava sfacciatamente parlando la dipendente FS seduta davanti a me sul treno?
2. Come è possibile che esista un lavoro per cui qualcuno "stacca alle 4:12", nel minuto esatto interrompe quello che sta facendo ed esce... mah

Cambierà mai questo paese?

Basta aprire la porta, in questa calda domenica d'inverno.

Subito tutto è diverso.
Non esistono più i progetti, le idee informatiche, wired, la voglia di leggere un libro.

Immediatamente l'odore di stufa, il tramonto con il monviso e la chiesetta, i cani, la legna ti chiamano e ti impongono un cambiamento di stato.

I desideri sono improvvisamente altri.

Imparare a coltivare l'orto con il metodo seymour, sistemare la casa, scrostare il muro, sistemare la legna, fare una passeggiata con questa bella luce tra le vigne e i boschi.

E' incredibile come una casa ti tenga lontano dalla natura e dai desideri.

Forse i due mondi sono incompatibili, o forse devo solo trovare il giusto equilibrio.

L'ho fatto. Ho cancellato circa 7 anni di sms dal mio cellulare. 7 anni dei messaggi più belli che hanno meritato di restare nella memoria fino all'altro giorno quando, distrattamente, cercando di fare due cose in una, ne ho confermato la cancellazione...

Eppure ho l'impressione di ricordarli quasi tutti. C'era il messaggio di Simona cat sitter per un week end da casa mia in compagnia del mio gatto mentre io ero a fare il famoso 'anello' di Lauretta in Valle d'Aosta; i primi messaggi di Massimo in qualità di convivente ufficiale, di Massimo tanti, i più significativi e dolci; qualche sms con numeri, dati o ricette da ricopiare 'assolutamente' ma che la mia pigrizia ha fatto sostare a lungo tra i messaggi importanti. E poi tutti quelli intorno al 16 agosto 2006,  nascita della primogenita Arianna Rugiada, evento che ha scatenato tantissimi amici e i più cari parenti. Non me li aspettavo così tanti e poi così gioiosi e commoventi in quei soli 160 caratteri. Anche gli sms per Simone sono stati tanti e tutti cancellati, tra i suoi chissà peché ricordo soprattutto quello di Maresa ('vi abbiamo pensato tanto...') che sapeva che eravamo all'ospedale. 

La cosa che mi affascina di più sono sempre le nuvole in inghilterra.
Corrono veloci, cambiano il tempo. Di continuo.

Le nuvole piemontesi sono pigre, appollaiate sulle montagne o sdraiate sulla pianura per settimana. O stanche mancano della voglia di scavalcare le Alpi.

[Da Londra. Solo nella casa di Tanja la ragazza che ci ha ospitato via AirBNB.]

- [foto presa a caso da Flickr]

Mio nonno ha consciuto mia nonna sul treno Bra-Torino.
Solo perchè non c'erano ancora i portatili e gli smartphone.

(Scritto sul tablet-pc dal treno Bra-Torino)

La mia amica è partita. Per un posto lontano. Il Kazakistan che tutti noi abbiamo immaginato triste e grigio e invece pare lei ci si stia divertendo parecchio. Comunque. Ieri pensavo e lei immersa in una nuova lingua, il russo (e poi tante altre perché sono di tante nazionalità diverse le persone che sta incontrando e che stanno arricchendo la sua vita). Pensavo a lei perché mi sono trovata come in mezzo a tanti russi ieri. Sono andata a spostare gli arredi della scuola materna vecchia di novello vs la nuova. E i volontari che c'erano erano tutti locali anzi localissimi e fra loro ovviamente conoscenti amici e parenti. E si è attivato fra loro quel chiacchiericcio semplice e vivo che può nascere in un momento di questo genere quando si ha bisogno di parlare chiaro e in maniera spiccia 'passami quello', 'mettilo lì', 'uh che pesante' (immagino siano state dette cose di questo genere)...bene io non ho capito niente, ma proprio niente di questi loro scambi. Qualcuno ha provato anche a spiegarmi qualcosa circa una bellissima bici ritrovata durante questo lavoro. Niente. Come in mezzo ai russi, a Novello.

ah! la lingua parlata era il piemontese, credo.

Ne ho avuto conferma stamattina. Dopo il viaggio in cui alla radio ho sentito solo dichiarazioni e controdichiarazioni sulla manovra economica di questi giorni, con diritti che vengono cancellati, servizi che vengono privatizzati.

Alla fine ti rendi conto dalle piccole cose che l'italia sta cambiando. Ma non nelle cose che vorresti veder cambiate.

Premessa: io ho un'alta reputazione della sanità pubblica.
Tutte le volte in cui ho avuto bisogno di qualcosa il servizio è stato efficiente, economico, curato.
Forse un po' carente dal punto di vista estetico/alberghiero, ma molto buono nella sostanza.

Stamani ho fatto un esame del sangue, al Mauriziano di Torino.
L'impressione è stata la stessa di sempre: un servizio ragionevole (circa un'ora di coda, senza prenotazione)... stessi visi "torinesi", un po' di vecchietti, tanti tamarri, un professore universitario, delle signore bene, dei sudamericani, ...

Però alcune cose sono cambiate:

Stasera ho finito la bottiglia di Prozec, un passito Croato che non piaceva a nessuno e faceva 15%.

Poi ho messo autogrill cercando "un'infelicità vicina" e pensando indissolubilmente a negrob che me l'ha fatta conoscere.

Minnie, dopo 19 anni di vita d'appartamento ha deciso che era ora di ritornare alle origini.

E ci ha omaggiato di un piccolo passerotto, con grande gioia di tutti i bimbi della borgata.

Basta scatolette del discount!

Ieri sera abbiamo seguito la bella proposta di Laura ed Ivan, con un po' di amici.

Abbiamo fatto un Pic Nic nell'area delle Viole, tramonto supendo, vinello, chitarra e poi qualche stella cadente, nonostante la luna quasi piena.