Minni
Minni se n'è andata.
E avevo voglia di ricordarla.
Di ricordare di tutte le volte che l'ho rincorsa dopo averla sorpresa a rubare cibo in cucina, di tutte le volte che mi ha accolta in casa, di tutte le volte che l'ho presa in giro.
Ho ripensato a quando ha leccato le mie lacrime. A quando dormiva sui miei piedi facendo le fusa.
Ho pensato al radiatore della casa di Torino su cui viveva nei mesi invernali e alla stufa di Massimo e Lucia che l'ha ospitata durante questo lungo inverno.
Ho pensato agli ultimi 12 anni della mia vita e non mi sembra vero che lei non ci sia più. Me ne renderò conto quando tornerò a casa e tutto sarà più vuoto (più tranquillo?).
Ho pensato a figlia numero 1 e non credo troverò il coraggio di parlarle della morte di Minni. Non ancora.
E ho pensato a Diego e al suo dolore.
Grazie a Lucia e Massimo che l'hanno sempre accolta. Che le hanno voluto bene. Che l'hanno avvolta in una maglia anni '90 (la sua epoca!) e l'hanno seppellita in giardino.
Mi scopro triste.