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scuole
La scuola delle figlie confina con la scuola statale Lenin1, condividono giardino e palestra. Alla scuola Lenin1 tutti hanno la divisa (camicia bianca, pantalone-gonna nero), i maschi hanno la cravatta, le bambine più piccole enormi fiocchi bianchi applicati in testa. Sorridono come solo alla loro età si può sorridere. Gli adolescenti escono in gruppi e mentre le ragazzine parlottano ridendo tra loro, i giovanotti le seguono baldanzosi. Non sono sbrindellati come i nostri ragazzini: non masticano bubble gum, non hanno piercing, non urlano per la strada e hanno le scarpe allacciate e lo zaino sulle (due) spalle. Sono belli.
La scuola delle figlie segue il modello americano. Comunicazioni esclusivamente on line, incontri frequenti, brunch del sabato perchè le famiglie possano familiarizzare e... i compiti a casa.
brunch sudamericano
differenze
Il mondo è di mille colori.
Lo sai, lo hai sempre saputo, ma quando lo vedi coi tuoi occhi è sempre una sensazione strana.
In un posto come questo, "porto di mare" per tantissime persone di ogni angolo del mondo, dove iniziano in questo periodo ad approdare le prime famiglie e la comunità si sta allargando è bello ritrovarsi ad un tavolo ricco di prodotti provenienti da ogni dove con kazaki, russi, inglesi, greci, belga, venezuelani, cileni, americani, colombiani, nigeriani...
Ognuno porta in questi luoghi un pò del suo paese. Un po' di cultura, un po' di cibo, un po' di modi di dire, di fare, di pensare. Ed ogni giorni ti senti arricchito dalle piccole cose che ti hanno raccontato, che ti hanno spiegato e che hai imparato guardando le altre persone.
Ogni sera vado a dormire con la sensazione -incredibilimente bella!- di aver avuto il privilegio di condividere un pezzo della mia vita con persone diverse da me e di aver imparato qualcosa di nuovo. Ogni sera.
Lingue
La mia amica è partita. Per un posto lontano. Il Kazakistan che tutti noi abbiamo immaginato triste e grigio e invece pare lei ci si stia divertendo parecchio. Comunque. Ieri pensavo e lei immersa in una nuova lingua, il russo (e poi tante altre perché sono di tante nazionalità diverse le persone che sta incontrando e che stanno arricchendo la sua vita). Pensavo a lei perché mi sono trovata come in mezzo a tanti russi ieri. Sono andata a spostare gli arredi della scuola materna vecchia di novello vs la nuova. E i volontari che c'erano erano tutti locali anzi localissimi e fra loro ovviamente conoscenti amici e parenti. E si è attivato fra loro quel chiacchiericcio semplice e vivo che può nascere in un momento di questo genere quando si ha bisogno di parlare chiaro e in maniera spiccia 'passami quello', 'mettilo lì', 'uh che pesante' (immagino siano state dette cose di questo genere)...bene io non ho capito niente, ma proprio niente di questi loro scambi. Qualcuno ha provato anche a spiegarmi qualcosa circa una bellissima bici ritrovata durante questo lavoro. Niente. Come in mezzo ai russi, a Novello.
ah! la lingua parlata era il piemontese, credo.
caramelliamo
L'italia sta cambiando
Ne ho avuto conferma stamattina. Dopo il viaggio in cui alla radio ho sentito solo dichiarazioni e controdichiarazioni sulla manovra economica di questi giorni, con diritti che vengono cancellati, servizi che vengono privatizzati.
Alla fine ti rendi conto dalle piccole cose che l'italia sta cambiando. Ma non nelle cose che vorresti veder cambiate.
Premessa: io ho un'alta reputazione della sanità pubblica.
Tutte le volte in cui ho avuto bisogno di qualcosa il servizio è stato efficiente, economico, curato.
Forse un po' carente dal punto di vista estetico/alberghiero, ma molto buono nella sostanza.
Stamani ho fatto un esame del sangue, al Mauriziano di Torino.
L'impressione è stata la stessa di sempre: un servizio ragionevole (circa un'ora di coda, senza prenotazione)... stessi visi "torinesi", un po' di vecchietti, tanti tamarri, un professore universitario, delle signore bene, dei sudamericani, ...
Però alcune cose sono cambiate:
davanti alla tv...
La lingua russa è semplice. Fatta di poche parole, pochi verbi. E' una lingua molto versatile.
Cerco di leggere, di scrivere, di parlare un poco nei negozi o con le persone che incontro.
Studiacchiando ho scoperto però che la parola telecomando si dice ????????????? ??????????.
A voi l'ascolto http://translate.google.it/?hl=it#it|ru|telecomando
Ciò che mi diverte è cercare di visualizzare la famiglia davanti alla tv:
il papà chiede al figlio "mi passi il telecomando?" e quando ha finito di pronunciare la frase sono terminati i programmi in tv...
Pierino
La sapete quella di Pierino che va al bar e chiede:
'quanto costa il caffè?'
'1 Euro' '...e lo zucchero?'
'nulla...'
'ok, allora vorrei un kg di zucchero!'
Questa è stata la mia prima barzelletta raccontata in inglese al tavolo multiculturale di Atyrau. Tutti hanno riso come matti!
Pierino è una certezza intramontabile!
Tiscenà (silenzio)
La casa è vuota. Il silenzio è quasi irreale.
Mancano quelle urla che di solito mi fanno sospirare e strabuzzare gli occhi. Manca la musica. Il chiasso, le grida che mi riempiono la vita. Niente discussioni, niente richieste, niente polemiche. Nessuno sbatte, nessuno litiga, nessuno parla, canta o suona.
La casa è vuota. Troppo vuota, troppo silenziosa, troppo quieta.
Oggi da queste parti è iniziata la scuola...