Asl di Alba-Bra e i Borboni - Seconda Puntata
Buongiorno,
scrivo via PEC perchè mi aspetto una risposta seria (non una supercazzola) in tempi certi.
Vi spiego guanto mi è accaduto:
Buongiorno,
scrivo via PEC perchè mi aspetto una risposta seria (non una supercazzola) in tempi certi.
Vi spiego guanto mi è accaduto:
Oggi su facebook gira questo video... è condivisibile ed emozionante.
Avevo scritto anche due post su questo tema:
E scattato anche una foto (su indicazione di lucia), dal titolo "A Santo Stefano non c'è lo YEPP"
Ma non sono così convinto che tutta sta roba sia il male. E' l'ossessione il male. Se non ho più amici e sto a casa con il cellulare mi fa male, se non vado più ai giardini ma gioco con l'ipad e basta è il male... ma un po' di equilibrio è sano... non demonizziamo tutta sta roba social, ha anche un sacco di aspetti positivi.
Come diceva la mia prof di scienze alle medie: "tutto può essere un veleno, dipende solo dalla quantità".
Un progetto affine a Mangia e Viaggia: http://www.mattarelloaway.com/, ossia come girare il mondo e insegnare ed imparare ricette!
Guardatelo, è interessante
Dovremmo davvero cambiare la costituzione... basta con l'ipocrisia del "basata sul lavoro".
La vera caratteristica dell'Italia è l'essere basata sulla lotteria.
Hai commesso un reato e ti hanno beccato... non ti preoccupare... basta un po' di fortuna e... con solo 7 anni di attesa hai diritto ad un indulto o ad un'amnistia. Rischia con fiducia. La galera non fa più paura.
Le condizioni delle carceri sono vergognose? Nessun problema: con i grandi saldi del 2013 (dopo quelli del 2006!) tutti fuori con un'offerta speciale.
Hai costruito una casa abusiva... non ti preoccupare, se sei fortunato nel giro di qualche anno uscirà un condono e la passerai liscia....
Non rispetti mai il limite di velocità? Non paghi le tasse? Non rispetti le leggi sul lavoro? Non temere. Essere beccato ha le stesse probabilità di vincere alla lotteria. E se ti becchiamo puoi sempre mandare il tuo coupon e partecipare all'estrazione finale per un'amnistia o un indulto.
Forse per questo siamo il paese in cui il gioco d'azzardo fa più danni in Europa?
La cosa più terribile è che se vinci, se ti beccano, ti distruggono.
Stasera non c'è la luce. Arrivo a Kivuli dala Shalom House che è ancora chiaro ed in poco tempo il buio avvolge le case, il campo da basket, gli alberi.
Il vento gelido trasporta l'odore dei fuochi, chè è quasi ora di cena.
Ma qui c'è una messa. La stanza è piccola, strapiena e illuminata da candele. Non riesco ad entrare e sulla porta fa troppo freddo.
Ascolto da lontano i canti e le percussioni, ogni tanto mi affaccio a sbirciare. L'atmosfera è seria e compita, nonostante da fuori sembri un addio al celibato. Fr kizito legge pacatamente, e ti sembra di vedere la raffigurazione di dio nei quadri naive dei pittori di campagna.
Domani è festa in kenya, si celebra la fine del Ramadan.
Stiamo prendendo un tè allo zenzero da Kizito. Parliamo del più e del meno. Lui ci racconta degli aneddoti, scherziamo con i 3 ragazzi più grandi che hanno fatto cena con noi. Una bella atmosfera.
Dopo un po' arrivano dei signori locali che chiedono udienza. Li accoglie subito, senza anticamera.
È sabato sera, ma Kizito non stacca mai, dagli italiani da ospitare ai kenioti con qualche richiesta.
Poco dopo (e sono le 9) organizza una festicciola per il 4° compleanno di Simone.
Non avevamo capito come si sarebbe svolta la festa, ed abbiamo ordinato una torta piccola per 8 persone. Invece l'idea è di festeggiare con tutti i bambini di Kivuli...
Neanche per un attimo sfiora l'idea di dire: "vabbè festeggiamo qui tra noi". La festa è un momento da condividere con i bambini.
Prepariamo al volo 60 panini con la sua marmellata personale di arance che "sacrifica" interamente per la festa di Simone. Io, un po' tirchio, l'avrei spalmata in strati di circa 0.5 micron. Lui dice: "E abbondate, ragazzi".
Poi taglio la torta-pensata-per-8 in 64 micro-cubetti. Per fortuna che qui le torte le fanno alte 15 centimetri, così ad ogni bambino spetta un parallelepipedo alto e stretto di torta, ed un tramezzino alla marmellata.
Una vita, una missione.
Piove a nairobi. Siamo nella casetta di Padre Kizito nel centro sociale di Kivuli (Rifugio).
È andata via la luce. La stradina sterrata qui sotto con tutti i negozietti e le bancarelle brulica di gente che corre via dalla pioggia.
Ho letto qualche pagina del libro di Kizito e mi ha colpito molto. Ha aumentanto ancora il fascino per quest'uomo gentile e fascinoso, estremamente colto, e che si esprime con pacatezza. La cosa che non ho ancora capito è come gestisca il suo grande potere. Potere carismatico ma anche pratico. Lui è il capo di tutti e di tutto. Pare che tutti gli siano riconoscenti. Non sembra che abbia nemici. Sembra che deleghi bene le sue responsabilità e faccia crescere le persone sotto di lui in modo equo. Tutte qualità che paiono cosi strane per un solo uomo che uno dubita che sia tutto vero...
L'atmosfera è strana, ci offre un tè e racconta aneddoti con gentilezza.
È molto ospitale ma temo che per lui noi siamo i millesimi ospiti italiani a cui si deve spiegare tutto, che fanno le solite considerazioni e domande... deve averci dupalle.
A volte la sensazione che avevo con Regge, che le cose che ho da dire siano poco interessanti, rispetto alle sue.
Ieri sera siamo andati a Cherasco a vedere Viale Mazzini. Ossia Angelo e Cinzia (per noi).
Era la prima volta che li vedevo in veste professional, le altre volte mi era capitato di sentirli suonare così tra amici, al matrimonio di Dany... invece ieri palco serio, piazza piena... insomma le cose in grande.
La cosa che mi è piaciuta di più è ovviamente la presenza scenica e la voce di Cinzia... perchè non solo canta benissimo (io di solito non apprezzo le donne cantanti, nè Mina), ma lei è bravissima, emozionante, ha una voce pazzesca ... ma soprattutto è spiritosa ed ironica mentre canta. Non so se si può considerare un complimento ma mi ricorda un po' Elio e un po' la Cortellesi. La sua somiglianza con Mina è fortissima.
E anche se tutti i musicisti sul palco sono grandi, io sono lì per Angelo.
Oggi sono appoggiato a Bra, e lavoro in Biblioteca... devo dire che è un ambiente davvero piacevole, luminoso, silenzioso... finalmente c'è anche il wifi gratuito...
Che bello, un primo passo verso il coworking.