piangere
Perchè aver paura di essere tristi o felici?
Perchè non è consentito essere disperati o disperatamente contenti?
Perchè commuoversi imbarazza sempre le persone?
E ho il nodo in gola.
E ho il nodo in gola.
http://kzexpatstories.wordpress.com/
E' un libro che parla di espatrio. E' un libro che raccoglie le storie di 24 persone di 11 diversi paesi che, prima o dopo, sono passate dal Kazakhstan.
E' un libro che racconta le nostre storie, le nostre sensazioni, le nostre paure, le nostre avventure.
Ci sono anch'io.
Figlia numero due è una fifona..
Ecco un minielenco di cose che fanno paura a figlia numero due:
- ogni animale, tranne le formiche. Il moscerino però terrorizza più di un dinosauro!
- l'aspirapolvere e ogni altro elettrodomestico che produca rumore, tranne la lavatrice; il phon ormai viene tollerato.
- il mare, la piscina, l'acqua in generale a parte la vasca da bagno (grazie al cielo).
- le moto, soprattutto quelle in sosta sul ciglio della strada (!).
- le guardie del nostro compound.
- e poi i grandi classici. Il ghiaccio, il buio, i mostri, le streghe, l'altezza, la mamma arrabbiata.
La piccola numero due però non ha paura degli esseri umani. Li guarda con attenzione, li studia credo.
Con i suoi occhi furbetti passeggia in mezzo alle bancarelle del mercato locale chiacchierando amabilmente con ogni ambulante. Ormai la conoscono: lei sorride, saluta in russo, risponde alle loro domande (!) Loro le regalano una mela, una banana, le carote. Ha un piccolo sacchetto bianco e rosso per il "suo" bottino personale e ogni volta torna a casa vittoriosa e felice...
Figlia numero due è sicuramente mia figlia!
La cosa simpatica è che questo post vale da quasi un mese: inizio ottobre, temperature sotto zero, vento glaciale, piumino sfoderato velocemente dall'armadio; metà ottobre, piumino piegato e archiviato, si torna alla felpa. E così via, ogni due o tre giorni si cambia! Ma in questi ultimi giorni il clima è particolarmente piacevole, fresco ma davvero gradevole. E' bello star fuori e per la prima volta dopo tre anni vedo l'autunno di Atyrau con le foglie che cadono, e la città che si colora di giallo e arancione. Un autunno in piena regola insomma.
La città intanto cambia. Muta ad una velocità impressionante. Sono stata via qualche mese e tornando mi sono accorta di quante cose di possano fare in così poco tempo. Crescono i palazzi, aprono i negozi, si costruiscono i marciapiedi, si imbiancano facciate. Qualche mese fa David Cameron è stato in visita da queste parti insieme al presidente. Giubilo e festa per il grande onore. In meno di un mese tutto ciò che era a "portata di occhi" è stato stravolto: colorato, dipinto, sistemato, tinteggiato, pulito, rinfrescato.
Basta girare l'angolo però per rendersi conto che "dietro" le cose son rimaste come prima.
Dovremmo davvero cambiare la costituzione... basta con l'ipocrisia del "basata sul lavoro".
La vera caratteristica dell'Italia è l'essere basata sulla lotteria.
Hai commesso un reato e ti hanno beccato... non ti preoccupare... basta un po' di fortuna e... con solo 7 anni di attesa hai diritto ad un indulto o ad un'amnistia. Rischia con fiducia. La galera non fa più paura.
Le condizioni delle carceri sono vergognose? Nessun problema: con i grandi saldi del 2013 (dopo quelli del 2006!) tutti fuori con un'offerta speciale.
Hai costruito una casa abusiva... non ti preoccupare, se sei fortunato nel giro di qualche anno uscirà un condono e la passerai liscia....
Non rispetti mai il limite di velocità? Non paghi le tasse? Non rispetti le leggi sul lavoro? Non temere. Essere beccato ha le stesse probabilità di vincere alla lotteria. E se ti becchiamo puoi sempre mandare il tuo coupon e partecipare all'estrazione finale per un'amnistia o un indulto.
Forse per questo siamo il paese in cui il gioco d'azzardo fa più danni in Europa?
La cosa più terribile è che se vinci, se ti beccano, ti distruggono.
Stasera non c'è la luce. Arrivo a Kivuli dala Shalom House che è ancora chiaro ed in poco tempo il buio avvolge le case, il campo da basket, gli alberi.
Il vento gelido trasporta l'odore dei fuochi, chè è quasi ora di cena.
Ma qui c'è una messa. La stanza è piccola, strapiena e illuminata da candele. Non riesco ad entrare e sulla porta fa troppo freddo.
Ascolto da lontano i canti e le percussioni, ogni tanto mi affaccio a sbirciare. L'atmosfera è seria e compita, nonostante da fuori sembri un addio al celibato. Fr kizito legge pacatamente, e ti sembra di vedere la raffigurazione di dio nei quadri naive dei pittori di campagna.
Domani è festa in kenya, si celebra la fine del Ramadan.