Gesù disse ai suoi discepoli: «Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro…
(dal Vangelo di Luca 6,27-38)
Insegnamento di mio nonno Beppe
Sarà una lunga notte, questa notte, lo so.
Pensieri, paure, emozioni corrono nella mia mente e il sonno, non arriva.
Eppure so cosa mi aspetta (ma credo di essermi dimenticata), so quali sensazioni mi accompagneranno nel prossimo periodo (ma credo di aver rimosso qualcosa di fondamentale!), so come si abbraccia una figlia (ah già, ma questo è un maschietto!)... Insomma, ultima notte insonne di mamma.
Piccoletto, arrivederci a domani.
L'avevo già notato: in inghilterra la diffusione degli e-reader è incredibilmente più alta che da noi.
Quasi tutti leggono un libro elettronico, sul treno. Mi colpisce la signora coi capelli bianchi davanti a me, con il suo kindle legge beata, mentre i vicini coetanei hanno un libro normale.
Altra differenza: gli inglesi comprano molta roba sul treno. In italia non ho mai visto nessuno andare oltre i TUC o l'acqua piccola, o il caffè.
Questo gruppetto di quattro si è preso la birretta al bar interno e sta festeggiando come se fosse al pub.
Da noi i vecchietti portano la bottiglia da casa, o al massimo il termos con il caffè.
Assisto silenziosa ad un dialogo tra numero 1 e numero 2.
La piccola incuriosita chiede alla sorella "cosa vuoi fare da grande?"
La grande sicura di sè risponde "l'astronauta... o magari la scientist. E tu, hai già deciso quello che vuoi fare?"
"Sì, voglio restare piccola. Non voglio più crescere. Voglio fare la bambina. Adesso aspetto che esca dalla pancia il fratellino, poi tra qualche anno, lui crescerà e andremo insieme nella classe dei 4 anni". Figlia n.2 ha le idee molto chiare su ciò che si aspetta dal futuro ed è molto seria. Figlia n.1 ride, è perplessa ma non commenta.
Non me la sento di intervenire con la classica frase "figliola, ti auguro tutto ciò che desideri...", sorrido e le lascio alle loro congetture.
ore 19: Parti da Parigi, piove giaccio.
Dormi un po', lavori un po', ti guardi un po' intorno. Raggiungi i 264Km/h.
Ore 2030: Esci a Londra, così d'improvviso. Bus rossi, ciccioni ubriachi del sabato sera, negozi di design, chioschi gestiti da indiani, atmofera trendy.
Così. neanche 2 ore dopo.
Il Governo inglese sta diventando paranoico per la sicurezza. Non solo gli aeroporti inglesi sono insopportabili per quel che riguarda i controlli sulla sicurezza, ma stanno riuscendo a trasformare in questo modo anche i loro treni.
C'è uno strano (e duro) mestiere da queste parti: lo spazzino. Ad essere onesti, la spazzina perchè quasi tutte sono donne. Fanno tenerezza perchè per lo più non sono giovani e ho scoperto che quasi tutte provengono dall' Uzbekistan: emigrano per venire in Kazakhstan per lavorare.
D'estate indossano un giubbotto catarinfrangente e hanno mani e viso completamente coperto da un telo bianco (per la polvere e il sole), cappellino e occhiali da sole. D'inverno hanno la stessa tenuta ma il telo che copre il viso è una sciarpona di lana. Sembrano mummie occhialute coi visi completamente fasciati di bianco.
Hanno una piccola scopetta e, costantemente piegate, spazzano e raccolgono. Polvere d'estate, acqua e fango in autunno, neve in inverno. Stanno in mezzo alla strada (!) e con una paletta da cucina (!) raccolgono per tutto il giorn, e buttano tutto in un canale di scolo tra la carreggiata e il marciapiede oppure con uno straccetto lavano guard-rail o lampioni. La città è pulita, fanno un ottimo lavoro.
Ecco cosa son riuscita a trovare ad Atyrau.
Al confine tra Europa ed Asia qualcuno ha fatto attivare la tisana dolce e rotonda... Un po' come me ;)
Io e Mario ci siamo fatti appassionare da questa storia che ci hanno raccontato Laura ed Ivan...
Un vecchio Borgo Brianzolo completamente distrutto, negli anni 60, per far spazio ad una specie di Las Vegas all'italiana.
Ad Opera di un costruttore brianzolo, il Conte Mario Bagno...
Che dire sembra uno di quei film in bianco e nero con il "cumenda" che fa galoppare i suoi e parla con l'accento milanese.
Ed invece è tutto vero. Maggiori informazioni qui:
LA STORIA DI CONSONNO, DA BORGO A CITTA' DEI BALOCCHI
http://www.consonno.it/home.htm
Fotografia di Alberto Segramora
Un video della TV Svizzera